Museo del Paesaggio, Verbania

Immerso nel cuore di Verbania, il Museo del Paesaggio vi accoglie tra le storiche mura di Palazzo Viani Dugnani, situato sul Lago Maggiore e alle sue vallate.

Qui, vi attende un viaggio emozionante attraverso le opere di artisti che hanno saputo catturare l’anima del paesaggio lacustre e montano del Verbano.

Il Museo del Paesaggio di Verbania esiste da oltre un secolo ed è saldamente legato al territorio. La sua missione si basa su questo legame. È stato istituito con un Regio Decreto nel 1931 e successivamente iscritto nel Registro delle Persone Giuridiche della Regione Piemonte.

Dai dipinti che narrano le sfumature dei paesaggi locali agli artefatti che rivelano i segreti del passato, vi invitiamo ad esplorare le meraviglie della nostra terra e a scoprire il profondo legame tra arte e natura.

Dipinti e sculture ritraggono artisti dall’ultima parte dell’Ottocento ai primi del Novecento, narrando la storia di come il territorio abbia affascinato e accolto talenti di fama internazionale, tra cui Daniele Ranzoni, Paolo Troubetzkoy, Mario Tozzi, Arturo Martini e molti altri.

Il Museo del Paesaggio è profondamente legato al Lago Maggiore e alle sue vallate. Il Museo del Paesaggio esiste da oltre un secolo ed è saldamente legato al territorio. La sua missione si basa su questo legame. È stato istituito con un Regio Decreto nel 1931 e successivamente iscritto nel Registro delle Persone Giuridiche della Regione Piemonte.

Il Museo del Paesaggio, nei suggestivi spazi di Palazzo Viani Dugnani, espone la più importante collezione d’arte della regione del Lago Maggiore. Artisti dalla fine dell’Ottocento all’inizio del Novecento sono ritratti in dipinti e sculture, raccontando la storia di come il territorio abbia attratto e ospitato artisti di fama internazionale, come Daniele Ranzoni, Paolo Troubetzkoy, Mario Tozzi, Arturo Martini e altri.

Museo del Paesaggio di Verbania

Il Museo del Paesaggio si trova nella frazione di Pallanza appartenente al Comune di Verbania, situato sulle rive del suggestivo del Lago Maggiore.

La sua posizione è particolarmente privilegiata, essendo vicino a importanti luoghi di interesse come l’Isolino di San Giovanni e i Giardini Botanici di Villa Taranto. Inoltre, gode di una vista panoramica unica, affacciandosi di fronte alle rinomate Isole Borromee: l’Isola Madre, l’Isola Superiore (o dei Pescatori) e l’Isola Bella.

Il Museo è stato creato per aiutare le persone a imparare e condividere conoscenze sul patrimonio storico, paesaggistico e artistico della nostra area.

Tuttavia, per preservare questo patrimonio si organizzano mostre ed eventi artistici: vengono organizzate lezioni, conferenze e pubblicazioni per promuovere il rispetto e la tutela del paesaggio e dell’architettura locali, nonché lo studio della loro evoluzione nel tempo e lo sviluppo delle attività artistiche.

Storia del Museo del Paesaggio di Verbania

Nel 1904, Antonio Massara (Meina 1878 – 1926), novarese e laureato in lettere e filosofia, venne a Pallanza per insegnare al Regio Ginnasio. Il Regio Ginnasio era una delle scuole più importanti della Lombardia. È stata una delle prime scuole a fornire un approccio standardizzato all’insegnamento agli studenti delle competenze necessarie per operare in una società moderna.

Mentre insegnava al Regio Ginnasio, Massara individuò nel paesaggio del Verbano uno dei suoi maggiori valori, un valore che riteneva minacciato dal turismo, dall’industria e dalla speculazione immobiliare. Oltre a condurre importanti ricerche sulla cultura locale novarese (il filosofo Pier Lombardo, la cultura popolare e il pittore Gaudenzio Ferrari), Massara individua in Lombardia uno dei valori più importanti del territorio.

Dal basso, non “dall’alto”, come risultato della sensibilizzazione dell’opinione pubblica alla difesa del paesaggio, nel 1909, Antonio Massara fondò il Museo Storico Artistico del Verbano e delle Valli adiacenti.

Nel 1909 Antonio Massara viene eletto nel Consiglio dell’Associazione Nazionale per il Paesaggio e i Monumenti Pittoreschi d’Italia e nel 1913 nel Comitato Nazionale per la Difesa del Paesaggio e dei Monumenti Italici

Nel 1914 cambiò nome nell’attuale “Museo del Paesaggio“, con l’intento di approfondire lo studio delle bellezze naturali e artistiche della regione e di promuoverne la salvaguardia. In seguito, il museo ha trovato sede nel suggestivo Palazzo Viani Dugnani, edificio risalente al XVI-XVII secolo di proprietà del comune, che è stato completamente rinnovato per ospitare le collezioni di pittura e scultura.

Tra i primi progetti di Antonio Massara si trova la creazione della Galleria d’Arte del Paesaggio. Questo luogo è stato pensato per esporre dipinti e disegni che rappresentano il territorio, realizzati sia da artisti del XIX secolo che contemporanei. La nascita di questa galleria è stata resa possibile grazie a donazioni generose e al sostegno di personalità di spicco, come Marco De Marchi.

Dopo un periodo difficile seguito alla morte del suo fondatore, il Museo ha ritrovato energia verso la fine degli anni Trenta.

Quando Paolo Troubetzkoy è scomparso nel 1938, i suoi eredi hanno donato al Museo tutte le opere conservate nei suoi studi a Parigi e a Suna. Nel 1939, con la fondazione della città di Verbania, il Museo ha ricevuto anche altre opere d’arte precedentemente custodite nella Sala Storica Intrese, tra cui opere di Luigi Litta e Daniele Ranzoni.

Negli anni Sessanta, il Museo del Paesaggio ha vissuto un’altra fase di crescita e rinnovamento. Questo è stato possibile grazie alla collaborazione stretta con la Soprintendenza alle Gallerie del Piemonte, guidata da Noemi Gabrielli, e grazie all’impegno di un nuovo gruppo di volontari, guidati da Gianni Pizzigoni.

Dal 1972, questo gruppo si è dedicato a riorganizzare l’istituzione per conto del Comune di Verbania. Da allora, il Museo ha organizzato importanti mostre ogni anno e ha pubblicato libri dedicati agli artisti locali e non, approfondendo sempre di più il legame tra il territorio e le sue collezioni.

Nel corso degli anni, il Museo ha continuato ad arricchire le proprie collezioni con nuovi contributi. Nel 1961, sono giunti al Museo i reperti archeologici provenienti dagli scavi condotti a Ornavasso negli anni Ottanta dell’Ottocento da Enrico Bianchetti. Nel 1979, Egle Rosmini, compagna di Arturo Martini, ha donato cinque sculture dell’artista e ha proposto l’acquisto di ulteriori opere, grazie al sostegno finanziario di un contributo regionale l’anno successivo.

Nel 1980, il Museo ha ricevuto le opere di Giulio Branca, originario di Cannobio, donati dagli eredi dell’artista. Nel 1996, diciannove dipinti di Mario Tozzi sono stati aggiunti alle collezioni, grazie alla generosità del fratello del pittore dopo il successo della mostra dedicata all’artista l’anno precedente.

Nel medesimo periodo, l’artista Elide Ceretti decise tramite testamento, di donare al Museo tutte le sue opere, che comprendono oltre novecento dipinti, insieme alla sua casa. La sua intenzione era che la sua abitazione diventasse uno spazio educativo.

Successivamente alla sua scomparsa, Casa Ceretti è stata rinnovata diventando la sede del Museo per esposizioni legate all’arte contemporanea, residenze d’artista e diverse attività didattiche, laboratoriali e di ricerca artistica.

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Mostre museo del Paesaggio di Verbania

Il museo del paesaggio di Verbania è ricco di mostre ed esposizioni che lo rendono sicuramente uno dei musei da visitare se siamo sulle sponde del Lago Maggiore.

Se volete consultare le mostre presenti attualmente potete visitare questa pagina e rendervi conto delle mostre che potete trovare visitando attualmente il museo.

Presidente del museo del paesaggio di Verbania

Alberto Garlandini, museologo ed esperto di beni culturali, specializzato in attività e gestione culturale, ricopre il prestigioso incarico di Presidente dell’ICOM – International Council of Museums, l’associazione museale mondiale dei professionisti e dei singoli musei, e dell’Associazione Abbonamento Musei (Piemonte, Lombardia e Val d’Aosta) di cui è Presidente, nonché Presidente del Comitato scientifico del Museo delle Scienze di Trento – MUSE, membro del Comitato scientifico della Fondazione Brescia Musei e membro del Consiglio direttivo di Federculture.

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Museo del paesaggio di Verbania: le Collezioni

Pittura

Il Museo del Paesaggio ha una vasta collezione di dipinti che vengono esposti in mostre temporanee a tema, allestite nel piano nobile di Palazzo Viani Dugnai. Inoltre, il palazzo ospita in modo permanente la sala degli affreschi del Quattrocento.

Le opere della collezione, realizzate soprattutto tra la seconda metà dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, spesso ritraggono i paesaggi lacustri e montani del Verbano e delle zone circostanti.

Tra gli artisti presenti nella collezione ci sono Daniele Ranzoni, noto per i suoi paesaggi di Intrese, e il suo primo maestro Luigi Litta. Troviamo anche Federico Ashton, pittore romantico di montagna, e rappresentanti del naturalismo lombardo come Achille Tominetti, Eugenio Gignous e Guido Boggiani. Ci sono opere anche di Arnaldo Ferraguti, che segue lo stile verista, e di Sophie Browne della Valle di Casanova, che si esprime con il simbolismo. Inoltre, ci sono dipinti dei divisionisti, tra cui Vittore Grubicy De Dragon, Carlo Fornara, Cesare Maggi e Guido Cinotti. Infine, troviamo alcuni maestri del Novecento come Siro Penagini e Mario Tozzi.

Gipsoteca Troubetzkoy

Tutto il piano terra di Palazzo Viani è dedicato alle opere dello scultore impressionista Paolo Troubetzkoy (1866-1938), nato a Intra, sul lago Maggiore. Su richiesta dell’artista stesso, i suoi eredi hanno donato al Museo del Paesaggio tutte le opere in gesso che erano presenti sia nella sua casa a Verbania che nel suo studio a Neuilly-sur-Seine, in Francia. Troubetzkoy, uno scultore impressionista, ha rivoluzionato la forma delle sue opere per catturare il movimento e la fluidità tipici dei pittori scapigliati. Le sue sculture russe sono più vigorose, mentre quelle parigine si avvicinano allo stile raffinato di Boldini e Sargent.

Scultura

Nell’ultimo spazio del Museo c’è una sala dedicata ad Arturo Martini, che rappresenta una parte importante delle collezioni. Le opere esposte coprono l’intera carriera dello scultore e sono organizzate in ordine cronologico.

Le prime opere giovanili, come “Lo zio” (1927) e “La scoccombrina” (1927), insieme a una più recente chiamata “La Cicci” (o Egle Rosmini, del 1937), mostrano quanto sia bravo l’artista a lavorare con diversi materiali come terracotta, bronzo e legno. Dimostrano anche la sua straordinaria capacità di essere ispirato da altri artisti e movimenti artistici del passato. Le prime due sculture hanno uno stile espressionista, mentre “La Cicci” sembra richiamare le sperimentazioni artistiche del XIX secolo di Medardo Rosso.

Negli anni Trenta, Arturo Martini ha iniziato a usare un linguaggio artistico basato su piccole statue, che erano quasi l’opposto delle grandi opere monumentali che stava creando per il governo dell’epoca. Queste piccole sculture spesso facevano riferimento alla tradizione artistica dei secoli passati.

Altre volte, invece, lo scultore si ispirava alla tradizione antica e religiosa, utilizzando immagini e situazioni già esistenti. Ad esempio, nella sua opera “La Visitazione” del 1936, ha ritratto l’incontro tra due donne; in “Il figliol prodigo” del 1933, ha rappresentato l’abbraccio tra un padre e un figlio; mentre in “Il Ratto delle Sabine” del 1938, ha dipinto una scena caotica e tumultuosa di battaglia.

Nel museo sono presenti anche tre dipinti: “Il fantino” del 1939, “Tennis al Lido” del 1940 e “Paesaggio verde” del 1946. Questi dipinti mostrano come l’artista ha iniziato a dipingere alla fine degli anni Trenta, ricevendo giudizi altalenanti dalla critica.

Orari Museo del Paesaggio di Verbania

La gipsoteca Troubetzkoy, la collezione di sculture e la Pinacoteca sono tutte ospitate nel Palazzo Viani Dugnani di Verbania Pallanza, in Via Ruga, 44, che è lo spazio espositivo principale del Museo.

A partire dal 1° aprile 2022 potrete visitare il museo del Paesaggio di Verbania dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00. (Gli orari potrebbe essere soggetti a variazione nel tempo)

Potete contattare il museo allo 0323 557116 oppure scrivendo a segreteria@museodelpaesaggio.it

Costi biglietto ingresso al museo del Paesaggio

Si può accedere su prenotazioni se siete gruppi o scolaresche scrivendo a prenotazioni@museodelpaesaggio.it

Il costo del biglietto per la visita del museo del paesaggio è molto basso a dispetto delle opere presenti all’interno di esso.

Il biglietto di ingresso comprende la visita alla Gipsoteca Troubetzkoy, alla Pinacoteca e alla Collezione Martini.
5€ intero
3€ ridotto

Museo del Paesaggio Verbania: orari

Per visitare il Museo del Paesaggio di Verbania, gli orari di apertura sono dalle 10 alle 18 dal giovedì alla domenica. Per chi invece vuole accedere per gruppi è necessario contattare il museo.

Informazioni utili

Sito ufficiale
Indirizzo: Palazzo Viani Dugnani, via Ruga 44
Telefono: +39 0323.557116
Email: segreteria@museodelpaesaggio.it