Nel cuore della pittoresca città di Arona, situata sulle rive del suggestivo Lago Maggiore, si erge la Villa Cantoni di Arona.
Questo sontuoso palazzo, avvolto da un’atmosfera di prestigio e storia, rappresenta un’icona di raffinatezza e bellezza senza tempo. Con il suo design maestoso e i suoi lussureggianti giardini, la villa è un emblema dell’arte e dell’architettura che affonda le radici nel ricco passato della regione. Scopriamo insieme le meraviglie e i segreti celati dietro le maestose mura della Villa Cantoni.
Arona: Villa Cantoni
Sotto l’egida della Soprintendenza per i Beni Paesaggistici e Monumentali, la sontuosa Villa Cantoni di Arona sta rivivendo una rinascita che la riporterà al suo antico splendore.
Dopo anni di attesa, è in corso un intervento di conservazione e il restauro della villa Cantoni, che sta interessando sia gli esterni che gli interni della villa.
Questo intervento comprende il recupero dei magnifici dipinti sui soffitti e degli elaborati stucchi che li abbellivano, sia degli esterni che degli interni. La Villa Cantoni si trova all’ingresso nord della città, lungo la strada del Sempione da Meina, posizionata proprio ai piedi della storica Rocca Borromea, nelle vicinanze del municipio locale e a pochi passi dalla Statua di San Carlo Borromeo, dalla Piazza del Popolo di Arona e dalla Collegiata della natività di Maria Vergine.
La Villa Cantoni di Arona è un edificio storico imponente che risale all’Ottocento e si struttura a tre piani a forma di U, arricchita da una torretta belvedere coronata da vetri colorati. Dalla sponda del lago, si può osservare la scalinata che conduce alla darsena, circondata da due pittoresche torrette e un giardino arricchito da grotte artificiali. Il parco che circonda Villa Cantoni ad Arona, si estende rigoglioso e lussureggiante.
Al suo interno, una varietà di piante esotiche e rare si dispiega in un tripudio di colori e forme, creando un’atmosfera suggestiva e incantevole. Dalle ampie vetrate della villa si gode di una vista spettacolare sul Lago Maggiore, che si apre come un immenso specchio d’acqua di fronte al visitatore. Sull’opposto versante, si staglia la Rocca di Angera creando un contrasto affascinante con la delicatezza del parco e la vastità del lago.
La Villa Cantoni ad Arona, in origine era di proprietà della famiglia Cantoni. I terreni, acquistati nel 1873 dai conti Borromeo, divennero la culla di questa dimora signorile intorno al 1880. Fu l’ingegnere Vittorio Cantoni, membro della famiglia, a dare vita al progetto architettonico, imprimendo sulla villa il suo stile inconfondibile. Ancora oggi, la villa Cantoni di Arona rimane di proprietà della famiglia Cantoni, a testimonianza di un legame indissolubile con la storia e l’identità di questo luogo.
Tra i vari proprietari della villa spicca il conte Tullo Cantoni-Mamiani-Della Rovere, figlio dell’ingegnere Vittorio. Tra il 1914 e il 1919, Tullo Cantoni-Mamiani-Della Rovere ricoprì la carica di Sindaco di Arona. Negli anni Trenta, finanziò la costruzione del muro lungo il lungolago, dal pontile della Navigazione fino al monumento del Barcaiolo. Oltre alla sua attività imprenditoriale, si distinse anche come vice presidente della Società Sportiva Lazio prima dell’inizio della Prima Guerra Mondiale.
Devi sapere che la Villa Cantoni di Arona, nel tempo ha ospitato numerosi personaggi di grande importanza nelle sue stanze, contribuendo così ad arricchire la storia e la cultura della regione del Verbano.
Anche se dall’altra parte, ha anche vissuto momenti di grande dolore. La famiglia Cantoni, di origine ebrea, fu oggetto di rastrellamenti da parte dei nazisti il 15 settembre 1943. Irma, la moglie di Tullo, e il loro figlio Vittorio furono vittime di questa tragica situazione, che fa parte di ciò che è stato definito l’Olocausto del Lago Maggiore. In seguito a questi eventi, la Villa Cantoni fu assaltata e depredata.
Negli anni Ottanta, gli eredi della villa decisero di metterla in vendita. Tuttavia, il comune di Arona decise di non acquistarla poiché ritenne che il prezzo fosse troppo alto per un progetto che prevedeva di trasformarla in un centro culturale con biblioteca, pinacoteca, sala congressi e museo archeologico e mineralogico. Nonostante l’edificio fosse una sede storica e vantasse una vista sul lago, l’investimento richiesto risultò eccessivo per le finanze comunali.
In seguito, verso la fine degli anni Novanta, la proprietà presentò un progetto per trasformare la villa Cantoni in un hotel con annessi servizi e appartamenti, con il parco progettato da Gregotti. La sovraintendenza regionale rifiutò il progetto poiché lo considerava eccessivamente impattante in termini di volumetria e avrebbe comportato una massiccia cementificazione dell’area circostante.
Nel 1992, la villa fu acquistata da G.V, una società a responsabilità limitata con sede a Novara. Tre anni dopo l’acquisto, la società presentò l’avviso d’inizio lavori per iniziare i lavori di ristrutturazione. Tuttavia, l’ufficio tecnico intervenne sospendendo i lavori a causa di presunti abusi edilizi.
Nel 2002 è stata concessa una forma di condono edilizio, che permetteva di sanare eventuali irregolarità presenti nella costruzione. Tuttavia, nel 2004 il Comune cercò di modificare il piano urbanistico per consentire la trasformazione della villa in una struttura alberghiera. Tuttavia, questa proposta venne respinta dalla Regione, la quale ribadì che la destinazione della villa Cantoni sarebbe dovuta rimanere residenziale.
Di conseguenza, i lavori di trasformazione rimasero bloccati per altri 16 anni, fino ad oggi, grazie all’intervento dell’amministrazione Gusmeroli. Finora, molte difficoltà che stavano bloccando i lavori sulla villa sono state superate. Con l’aiuto della Soprintendenza e l’interessamento di una società privata che ha investito nella sua riqualificazione, la Villa Cantoni di Arona, sarà restaurata e tornerà al suo antico splendore. Questo nuovo inizio non riguarderà solo la villa, ma coinvolgerà anche tutta l’area circostante, promettendo una rinascita per la zona.
L’Architettura della Villa Cantoni di Arona
Nel corpo centrale della villa spiccano quattro colonne decorative che suddividono lo spazio verticalmente, mentre due cornici orizzontali mettono in evidenza gli stipiti delle finestre.
L’interno della Villa Cantoni è abbellito da affreschi attribuiti al pittore veneziano Giacomo Casa. In passato, durante il suo periodo di massimo splendore, gli interni erano arredati seguendo uno stile rinascimentale e neoclassico.
Nella stessa proprietà troviamo sia lo chalet a tetto spiovente con travi lignee, sia i due padiglioni che fungono da accesso alla darsena. Il piano terra degli edifici minori è caratterizzato da pietra bugnata, con un ingresso ad arco ribassato e finestre ovali. Al piano superiore, quattro lati sono completamente aperti, sostenuti da colonne con balaustre curve. Il tetto terrazzato è ornato da parapetti con stemmi. Attorno alla villa si estendeva un giardino grande arricchito di piante esotiche.