La Cascata del Pesegh del Parco Campo dei Fiori è un monumento naturale situato nel comune di Brinzio. Sebbene la cascata non sia lontana dal paese o dalla strada, si rimane subito colpiti dal suo carattere selvaggio. Il torrente Valmolina scende per 27 metri prima di gettarsi nella Rancina a valle per effetto della sua portata. La portata varia tutto l’anno, ma lo spettacolo è sempre garantito.
Un tempo la filanda Ranchet utilizzava l’acqua della cascata per alimentare i suoi macchinari e, di conseguenza, sul sentiero che scende verso il fiume sono rimasti alcuni ruderi.
La cascata di Pésegh (o Pésech), situata vicino al confine occidentale del villaggio, è un magnifico esempio di archeologia industriale. Il torrente Valmolina scorre attraverso il bosco e scende per 30 metri. È nota come cascata di Pésegh. Un mulino tessile, la filanda Ranchet, che un tempo sorgeva vicino alle rovine della cascata, è stato conservato come esempio di archeologia industriale.
Fu in funzione dalla seconda rivoluzione industriale fino all’inizio del XX secolo e nei pressi della cascata si trovava una filanda tessile che sfruttava le sue acque per far girare le macchine. Oggi è sommersa dalla boscaglia, ma gli alloggiamenti della turbina, dell’alternatore e della condotta forzata sono ancora visibili nel bosco.
Il sentiero per arrivare alla cascata del Pesegh
La prima metà del percorso è tutta in discesa e facile da percorrere, e possiamo vedere la cascata da un balcone mentre ci avviciniamo. Poi si prosegue lungo il sentiero (coperto di piante). Vediamo la filanda di Ranchet, un sito archeologico industriale che è stato in funzione dalla seconda rivoluzione industriale fino all’inizio del XX secolo. L’acqua della cascata veniva utilizzata per generare elettricità per i filatoi (inizialmente meccanici, poi elettrici) che facevano parte della filanda. La turbina, le condotte forzate e gli alloggiamenti dell’alternatore, ancora visibili nella foresta, sono un esempio superstite di questa tecnologia.
È necessario scegliere calzature adeguate quando ci si avvicina alla cascata Pesegh, poiché il trekking diventa più impegnativo. In prossimità del torrente, il sentiero diventa più difficile e pericoloso. Dobbiamo districarci dai tronchi caduti prima di poter procedere, poi il percorso ci porta attraverso una piccola collinetta dopo la quale possiamo apprezzare la cascata. La cascata è rumorosa e genera una nebbia rinfrescante. È una delle cascate del Monumento Naturale del Campo dei Fiori, situata in un habitat selvaggio. Il torrente Valmolina fa un salto di 30 metri e poi scorre a valle come Rancina, dopo aver fatto un piccolo supplemento. Il volume d’acqua varia durante l’anno, ma la vista è sempre spettacolare.
La filanda di Ranchet
La filanda di Ranchet, sebbene fatiscente, è ancora in piedi dopo un temporale, e un tempo forniva energia a un mulino vicino. Potrebbe essere considerata un’architettura industriale se venisse restaurata, dato che all’inizio del 1900 funzionava come cotonificio.
Durante la rivoluzione industriale, l’acqua del mulino veniva sfruttata da una turbina per generare elettricità. Sembra che all’inizio del Novecento i cittadini di Brinzio e dintorni lavorassero nel mulino soprattutto per pagarsi la dote: si ipotizza che fossero per lo più ragazze nubili, che lavoravano in fabbrica.
Come arrivare alla cascata del Pesegh
La cascata del Pesegh si trova a Brinzio, appena fuori dal comune di Rancio Valcuvia, sulla strada che vi conduce. Il sentiero inizia dopo le ultime case, ma come al solito le indicazioni sono scarse e difficilmente visibili dalla strada. Non c’è un parcheggio in loco, ma si può lasciare il proprio veicolo nell’erba vicino all’ultima casa (a sinistra se si proviene da Brizio) o in una piccola rientranza più avanti rispetto alla partenza del sentiero (a destra). Un cartello, poco visibile, segna l’inizio del sentiero.